FEBBRAIO 1998
Nei primi mesi del 1998 la Stola s.p.a. viene coinvolta da Walter De Silva, Direttore del Centro Stile Alfa Romeo di Arese, nella costruzione di un modello per una tipo 156 in versione station wagon.
La direzione di Fiat Auto alla prima presentazione non ne è entusiasta ma l’insistenza del Direttore del Marketing Giuseppe Perlo riuscirà a convincere i vertici ad inserire nella gamma prodotto questa intrigante variante della 156 berlina.
Il codice di progetto è 932 AF e il nome della vettura viene proposto da subito in Powerwagon, per poi cambiare dopo qualche tempo nel definitivo 156 Sportwagon.
A seguito di questa decisione la Direzione Tecnica di Fiat Auto affida immediatamente alla Stola s.p.a. l’ingegneria della carrozzeria e delle finiture interne comprensive dei calcoli strutturali.
Schema giochi e tolleranze dell’Alfa Romeo progetto 932 AF.
Tabella di progetto dell’Alfa Romeo 932.Il Team tecnico della Stola è praticamente lo stesso che aveva precedentemente sviluppato la 156 Berlina già da qualche mese in produzione, e i lavori si svolgeranno fra le sedi di Cinisello Balsamo e Rivoli sotto la direzione di Gottardo Bustreo affiancato per la parte gestionale dal Dottor Carlo Biassoni.
Anche per questa Alfa Romeo replicherà lo schema della 156 berlina, e Gottardo Bustreo ne sarà anche Capo Progetto non solo per la parte ingegneristica, ma anche per l’assistenza alla messa in produzione della nuova scocca e delle finizioni interne specifiche con una lunga trasferta a Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli.
In particolar modo fin dall’inizio ancor prima della fresatura del modello di stile, il Team Superfici Matematiche diretto da Massimo Stola e assistito da Carlo Mantovani lavorerà con i designer del Centro Stile di Arese utilizzando il software Icems Surf prima per le classi C e poi in seguito per le A.
Fra i Team Leader di progettazione Di Benedetto, Depetri, Carena, Maffei, Mollo, Bonafede, Poggio e Di Nunno.
Come per la berlina, la Sportwagon è sviluppata con il sistema Cadds 5 di Computervision, e il sistema di archiviazione verso Fiat gestito da Paola Busato è il software Optegra.
In ottica di innovazione tecnologica il portellone posteriore sarà realizzato con il sistema ProE di Parametric Tecnology utilizzando per la prima volta le cosidette metodologie parametriche.
I calcoli strutturali più che mai fondamentali per trasformare una berlina in una station wagon, sono eseguiti dal Team di La Rosa dalla sede di Cinisello Balsamo con l’utilizzo dei sistemi Nastran, Abacus e Radioss; come sempre software e hardware sono gestiti da Gianfranco Morlacchi.
Da i rilievi della parte posteriore del modello di stile della 932 AF, gli studi del portellone sia dell’esterno e della relativa ossatura.
Lo sviluppo delle matematiche della 932AF sono iniziate partendo dalla stessa versione berlina già realizzate in Stola s.p.a. nel 1995.
In quel periodo, vista la grande quantità di progetti in sviluppo all’interno di Fiat Auto, lo stesso A.D. Paolo Cantarella che è a conoscenza del fatto che Roberto Stola possiede personalmente alcune aziende nel settore progettazione e costruzione mezzi di produzione quali stampi e linee di assemblaggio, ma anche di stampaggio lamiere e assemblaggio sottogruppi, gli chiederà qualcosa in più.
La 156 Sportwagon, che è una derivazione della berlina, dovrà essere assemblata e finita sulla stessa linea nello stabilimento Fiat Auto di Pomigliano d’Arco, si presenta quindi un’interessantissima opportunità per Roberto Stola visto che le sue aziende sono ubicate proprio a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli
Le aziende in questione sono la Stola Sud, la Stampitre e la Tecnostampi rispettivamente a Pomigliano D’Arco e Avellino, e la Sat a Beinasco nell’area torinese.
Per Fiat Auto la Stola s.p.a. sarà fornitrice dell’ingegneria completa di prodotto, dello sviluppo superfici matematiche, i modelli di stile e master model ed infine i cubing.
Schema completo dei particolari in lamiera della 932 AF derivati in parte dalla berlina. Evidenziati in arancione si possono notare le matricole che la Sat dovrà progettare e costruire gli stampi per la produzione.
Sat: fresatura dello stampo del portellone. Sat: una delle matrici stampo del portellone.
Sat: prova stampi sotto pressa. Sat: controllo dimensionale del particolare stampato.
Sat: simulazione al computer di interazione fra robot e uomo nelle operazioni di assemblaggio e saldatura dei sottogruppi.
Sat: progetto di assamblaggio e saldatura sottogruppi in lamiera.
Sat: progetto di assamblaggio e saldatura sottogruppi in lamiera.
Stampitre: le due linee di stampaggio a trasferta per la produzione dei lamierati.Stampitre: le due linee di stampaggio a trasferta per la produzione dei lamierati.
Stolasud: due immagini dell'assemblaggio e del collaudo dei particolari prima di essere consegnati in linea di montaggio.
Una foto ufficiale della 156 Sportwagon.La Sat sarà incaricata direttamente da Fiat Auto di progettare e realizzare gli stampi e le linee di assemblaggio per tutte le parti specifiche in lamiera, e la Tecnostampi sarà coinvolta per gli stampi a supporto della stessa.
La Stola Sud che si avvale della collaborazione della Stampitre, sarà incaricata da Fiat Auto per le attività di stampaggio e di lastratura sottogruppi con consegna just in time presso la linea di montaggio.
L’ambizioso target di messa in produzione della Sportwagon e di soli 20 mesi.
Roberto Stola, vista la enorme aspettativa del cliente, sempre con grande energia e per tutto il tempo del progetto darà il suo personale sostegno nei lavori alla prima linea direzionale composta da Carlo Alecci, Gottardo Bustreo, Carlo Biassoni e da Marco Goffi, con innumerevoli viaggi a Napoli.
Il particolare Goffi gestirà tutte le lavorazioni per la costruzione delle attrezzature di produzione seguendone poi anche la stessa produzione con costanti trasferte al sud Italia fino al 2004.
La Sportwagon sarà presentata in occasione del salone dell’automobile di Ginevra edizione 2000, riscuotendo un notevole successo anche grazie al suo nome, primo nell’ambiente automobilistico il cui significato evoca sportività con un’automobile famigliare. Si consuntiverà negli anni di produzione la enorme quantità di Sportwagon rispetto la Berlina, segno del successo del modello e certificazione della sfida vinta; su 100 Alfa Romeo prodotte 30 erano berline e 70 in versione familiare...
2000 L'Alfa Romeo 156 Sportwagon entra in produzione presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco.
Giugno 2000 Torino. In occasione del salone dell’automobile di Torino, nello stand Stola s.p.a. oltre allo Show Car S81 è esposta la scocca dell’Alfa Romeo 156 Sportwagon.