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AUTUNNO 1999

Ormai il Salone di Torino inizia a diventare con piacere una tappa quasi obbligata, un momento d’incontro e cordialità con tutti i clienti dei settori concept, master, cubing ingegneria e prototipi pre produzione.
L’appuntamento è ad giugno 2000, e questa volta gli Stola si affidano a Marcello Gandini per la realizzazione di un modello porte apribili iniziando i lavori nell’autunno del 1999; il suo nome sarà Stola S.81
Il tema è di quelli importanti, rivedere la Lancia Strato’s trent’anni dopo la presentazione al Salone di Torino del 1970 disegnata dalla stessa mano.
Gandini è subito molto chiaro, non un restayling o uno stile nostalgia, ma un’interpretazione contemporanea della prima Lancia Strato’s HF da rally, mostrata al Salone di Torino nello stand Bertone nel 1971 ( quella con due tergicristalli, e verniciata arancione fluo ) e con anche un forte carattere di “linea in fiancata” cuneiforme, per non dimenticare la prima “Tipo Zero” presenta nel 1970 sempre sullo stesso stand del carrozziere torinese
Vedendola poi a lavoro finito, si potranno identificare almeno quattro “Sue” innovazioni tecniche e concettuali che faranno scuola per decenni più tardi, e che riguardano tutta la fanaleria sia anteriore che posteriore, lo schermo degli strumenti trasparente fra il parabrezza e il volante, e la plancia portastrumeti assolutamente minimalista senza pulsanti.

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2000 Almese: Marcello Gandini nel suo studio con il modello S81 in scala 1/4 e il disegno originale.2000 Almese: Marcello Gandini nel suo studio con il modello S81 in scala 1/4 e il disegno originale.

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06Marcello Gandini e Pierfranco Gavina.Marcello Gandini ha carta bianca, e il team dei modellatori in quattro mesi realizzerà un formidabile modello apribile e scomponibile.
Davvero un modello di stile porte apribili molto avanzato, per la Stola S.p.A. visto che lo stile è di Gandini, si vorrà mostrare al Salone ai propri clienti e si spera anche di nuovi un vero e proprio esempio.
Le luci led anteriori e posteriori sono funzionanti come le aperture elettriche delle porte, gli interni e in particolare i sedili sono confortevoli, e le ruote anteriori sono sterzanti attraverso il volante, ma più di tutto un telaio scatolato in acciaio dove tutte le parti della carrozzeria in resina epowood sono applicate su di esso con estrema precisione.
Insomma un riassunto fra un modello di stile, uno show car e un master model; un manifesto su quattro ruote per raccontare le capacità tecniche dell’azienda.

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11Rivoli maggio 2000: prima della verniciatura finale del modello in fluo una foto con la Strato’s Stradale di Alfredo Stola. Si può notare che sul paraurti del modello appare il marchio Lancia perfettamente inserito in un suo spazio.

I vertici della Fiat Auto erano stati informati mesi prima che per il prossimo Salone di Torino avremmo realizzato una Show Car disegnato da Marcello Gandini con il marchio Lancia, ma senza fornire altre informazioni su che tipo di vettura.
Una volta terminata l'attività di verniciatura del fondo grigio, Roberto Stola invitava l'ingegner Paolo Cantarella, amministratore delegato di Fiat Auto, a visionare il modello a Rivoli.
Il modello viene presentato con accanto la Strato's stradale di Alfredo Stola, gli piace, ma "chiede" di non utilizzare il marchio Lancia ma quello con il rombo della Stola, in quanto proporre una Strato's nel 2000 avrebbe potuto creare confusione tra i loro clienti.
Per gli Stola e i Gandini è stato un momento molto difficile, a meno di sei settimane dall'inizio dello Show quando tutto il progetto era basato sulla celebrazione del trentesimo anniversario della Strato's Zero.
Si è quindi deciso tra noi di non utilizzare il marchio Stola, bensì quello con le iniziali MG ovvero Marcello Gandini per rendere più chiaro il legame con il famoso nome Strato's.

 11 002Gandini fa un tentativo di inserire il rombo della Stola s.p.a.11 001Gandini aveva già un suo marchio MG (Marcello Gandini)


11 01Il paraurti e parte del cofano furono poi subito modificati per eliminare il vano a forma di scudo del marchio Lancia, per inserire quello rettangolare MG, e ovviamente per realizzare il nuovo marchio in metallo.
11 02Gandini, avendo assoluta libertà, vista la nuova situazione, cambiò all'ultimo minuto il disegno delle ruote e così furono fresate con un disegno molto particolare, composto da tre anelli che intersecandosi geometricamente al centro creano naturalmente un triangolo molto vicino al forma dello scudo Lancia.
Con saggezza in questo spazio, Gandini farà modellare un perfetto scudo Lancia senza marchio….
Era il suo modo gentile di non arrendersi e di dimostrare la sua arte.

12Rivoli metà Maggio 2000: in Stola S.p.A. è Maurizio Dimaria del Team Vercarmodel
a verniciare la S81 nel complicato arancio fluo.

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18Torino giugno 2000, il modello porte apribili S81 presso lo stand della Stola s.p.a.

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Cernobbio 2009. La Stola S81 di proprietà del collezionista Corrado Lopresto fotografata nel parco dell’Hotel Villa d’Este.

Parallelamente ai lavori della S 81, vista la grande stima degli Stola per Marcello Gandini, ancora una volta gli viene richiesto una sua personale visione per un ipotetico nuovo camion Iveco.

I disegni vennero poi portati a luglio del 2000 in Fiat all’ingegner Paolo Cantarella nel suo ufficio del Lingotto, personalmente da Roberto Stola accompagnato da Alfredo.

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24Torino 27 giugno 2000. i disegni di Marcello Gandini nella sua visione di una nuova motrice Iveco.

 

FINE AUTUNNO 1999

01Nell’ultima parte del 1999 la Direzione Tecnica della Maserati coinvolge la Stola S.p.A. in un progetto di grande importanza non solo per la stessa casa del Tridente ma per la storia di uno dei suoi più iconici modelli.
L’Avvocato Luca Cordero di Montezemolo in un preciso piano di rilancio aziendale pianifica la quinta generazione della Tipo Quattroporte icona mondiale delle berline sportive di lusso.
Lo stile prescelto è la Pininfarina e la progettazione è affidata agli Stola anche grazie agli ottimi risultati ottenuti in termini di qualità con il precedente progetto sportivo M 338 più conosciuto come  3200 GT.
Come nei precedenti progetti di sviluppo modello, anche in quest’ultimo le attività iniziano dalla scansione del modello di stile per arrivare alla definizione delle superfici di classe A.
Questa prima fase vede il team CAD di Massimo Stola assistito da Carlo Mantovani coinvolto con gli stilisti di Pininfarina al fine di raggiungere l’eccellenza richiesta nella qualità delle superfici estetiche esterne della carrozzeria.
L’utilizzo dei software Icemsurf diventato standard per questo tipo di modellazione, di Opticore per l’analisi  dei riflessi e delle curvature analizzate nelle sale virtuali di Stola ha consentito di raggiungere l’obiettivo che viene comunque validato dalla fresatura del modello Master. 

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Benedetto Carmelo è il capoprogetto per la Stola per il progetto Quattroporte, insieme al nipote Iacopo.Benedetto Carmelo è il capoprogetto per la Stola per il progetto Quattroporte, insieme al nipote Iacopo.Completata questa prima fase si è potuta iniziare l’attività di ingegnerizzazione, partendo dai prestudi di fattibilità del modello di stile.
Il responsabile tecnico della Stola s.p.a. per il progetto Maserati Quattroporte sarà Carmelo Benedetto coadiuvato da vari Team leaders ognuno dei quali sarà responsabile di differenti aree della carrozzeria, autotelaio, vano motore, fiancate, porte, frontale, cofano e baule, finizioni esterne, plancia e finizioni interne.
Il Team Quattroporte raggruppa circa 50 progettisti e l’attività è realizzata con il software Catia secondo il processo ormai consolidato che prevede la realizzazione di: Studi definitivi, Disegnazione e modellazione dei singoli componenti e Disegnazione completi e complessivi.
Fondamentale per il controllo dell’avanzamento progetto è stato il sistema di archiviazione e condivisione dei dati (Virtual Project Management) di IBM e la gestione della Distinta Base su AS400, assegnata anche quest’ultima al Team Stola di Paola Busato, strumenti che hanno consentito agli attori operanti sul progetto, Maserati, Stola, Codesigners e fornitori di poter disporre di dati sempre aggiornati.
Le riunioni di avanzamento e condivisione delle soluzioni progettuali, per circa due anni si sono tenute nella sala virtuale di Cinisello. La possibilità di analisi di dettaglio, su grande schermo e in 3D, di come il progetto avanzava ha contribuito all’ottenimento dell’eccellente risultato finale presentato al Salone dell’automobile di Francoforte nel 2003.
Come sempre l’area “sistemi” interna e la relativa interfaccia esterna verso il cliente è stata coordinata da Gianfranco Morlacchi.

Giugno 2003 una delle prime immagini ufficiali della Maserati quattroporte la cui prima presentazione dedicata ai fornitori avvenne a Modena. Lo stile degli esterni e degli interni è di Pininfarina e l'ingegneria, le matematiche i master sono stati realizzati dalla Stola s.p.a.Giugno 2003 una delle prime immagini ufficiali della Maserati quattroporte la cui prima presentazione dedicata ai fornitori avvenne a Modena. Lo stile degli esterni e degli interni è di Pininfarina e l'ingegneria, le matematiche i master sono stati realizzati dalla Stola s.p.a.

 

NOVEMBRE 1999

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Nell’ultima parte del 1999 la Stola s.p.a. acquista il 100% della società Estival, una storica modelleria francese la cui sede operativa è a Ivry sur Senna alle porte di Parigi.
L’acquisizione avviene direttamente dal suo proprietario Luciano Vercellotti amico di una vita degli Stola, che la dirige già dal lontano 1978 con l’assistenza del manager Gerard Picard.
L’Estival fondata nel 1949 da Monsieur Estival è una delle più antiche società che operano nei settori modelli e show car, e con le nuove tecnologie CAD - CAM e CN a sua disposizione dalla metà degli anni ottanta la rende anche una delle più moderne di Francia.
Una precisa strategia suggerisce questa espansione oltre alpe da parte della modelleria di Rivoli, ovvero poter con discrezione lavorare per le case automobilistiche Renault, Peugeot e Citroen.
La Stola s.p.a. è piuttosto nota in Germania ma in Francia assai meno, e per questo motivo la famiglia delegherà Gerard Picard gli incarichi di Amministratore e Direttore Tecnico.
Già da i primi mesi del 2000 verranno deliberati nuovi investimenti tecnici incluso anche un ampiamento degli spazi lavorativi con nuove aree riservate.
La conduzione di Estival si rivelerà relativamente facile e profiqua grazie soprattutto al professionale lavoro di Picard e alla generosa consulenza di Vercellotti.

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