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DICEMBRE 1997

Nella fine del 1997 il positivo trend di crescita  degli ordini spesso ultrannuali, e le discrete previsioni sul futuro, fanno decidere alla direzione della Stola s.p.a. di dotarsi del migliore sistema gestionale di controllo sul mercato.
01La scelta va sul software Sap (Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell’elaborazione dati) con l’obiettivo di poter in tempo reale consultare le commesse, i costi aziendali e i fornitori.
Un grande investimento di 1.700.000.000 di £ a cui vanno aggiunti i costi per la formazione del personale attraverso dei tutor. 
Per un corretto uso del sistema, è soprattutto necessario un cambio culturale di tutti affinchè i risultati forniti dal Sap siano efficaci.
L’Ingegner Carlo Alecci conosce molto bene lo strumento per averlo utilizzato nella sua precedente esperienza lavorativa in Comau, e quindi sarà lui in prima persona a convincere i più diffidenti.
Da parte dei clienti e del sistema bancario è molto apprezzato che l’azienda si sia dotata di un sistema gestionale all’avanguardia.
Con la collaborazione di tutti il risultato è stato eccellente, e dalla fine dello stesso anno la Stola usa Sap in tutti i suoi dipartimenti ottenendo miglioramenti importanti sia dal punto di vista tecnico che gestionale permettendo cosí una maggiore rapidità decisionale. 

 

FEBBRAIO 1998

Ingegner Davide AlbanoIngegner Davide AlbanoNel 1998, l’esigenza di un sistema avanzato di gestione qualità nei settori master verifica matematica, cubing ed ingegneria inizia a diventare una necessità molto sentita in Stola s.p.a.
Dal 3 gennaio 1995, è già presente in azienda l'attestato di qualificazione qualità FIAT, che comprende i vari UNI-ISO 8402, EN29000 e 29001 CEI45014 e ISO10011/1.
Dal 1997 è già attivo un modello organizzativo secondo la norma ISO 9001, ma è evidente che da solo non è più sufficiente. Le divisioni ingegneria, master e cubing, sono sempre  più coinvolte in progetti chiavi in mano e spesso anche pluriennali, e quindi un sistema di gestione avanzata della  qualità diventa essenziale, soprattutto per i sempre più stringenti requisiti tecnici - contrattuali delle case automobilistiche.
Fra i principali clienti le cui cerificazioni sono pretese, Fiat Auto, Ferrari, Maserati e Volkswagen, nei settori progettazione, master verifica matematica e cubing.
L’Ingegner Carlo Alecci, per questa specifica attività già dalla fine del 1997 è alla ricerca di una figura professionale adatta per aumentare gli standard del sistema di qualità  ed affrontare in modo più sicuro le complesse sfide del mondo automotive.
Nel febbraio del 1998 Davide Albano, un giovane ingegnere con  tre anni di esperienza nel settore viene assunto in azienda per questo specifico compito.
Certificato QS 9000 rilasciato dall'ente RINA alla Stola s.p.a. divisione ingegneria per entrambe le sedi, di Rivoli e di Cinisello Balsamo. RilasciatoCertificato QS 9000 rilasciato dall'ente RINA alla Stola s.p.a. divisione ingegneria per entrambe le sedi, di Rivoli e di Cinisello Balsamo. RilasciatoL’Ingegner  Albano sviluppa e coordina un programma di lavoro che porta nel giro di breve tempo ad aggiornare il vecchio standard normativo che porterà all’introduzione delle Vision 2000, ad implementare  gli standard  del settore automotive QS 9000 (emesso dai Big Three, Ford, Chrysler e General Motors) e  VDA 6.4 (rilasciato da VW Group, BMW e Mercedes), includendo anche la certificazione ambientale ISO 14001, a testimonianza di una responsabilità sociale ed imprenditoriale attenta all’ambiente.
I nuovi schemi di certificazione QS 9000 e VDA  permettono di elevare gli standard di qualità grazie anche all’introduzione di tecniche di auditing, di monitoring ( KPI) e metodologie (Advance Product Quality Plan) che consentono di gestire progetti sempre più complessi con maggiore efficienza, oltre che con rigore e disciplina.
Le attività di costruzione modelli di stile e show cars sono escluse dal sistema gestione per qualità per via dell’estrema segretezza dei progetti, preteso fortemente dalle stesse case.
Fra le varie verifiche programmate da parte dei clienti una di particolare soddisfazione  avviene nel 2001 con l’attestazione da parte del Dottor Martin Klugel direttore della Qualità  centrale di Volkswagen nonchè membro permanente del comitato direttivo VDA ( Verban der Automobilindustrie ) che attribuisce al sistema qualità della Stola il punteggio di 88/100 in media con le migliori aziende certificate tedesche.

Rivoli 1 marzo 2001. Al termine di una settimana di intensi lavori ecco l'indispensabile certificazione interna della Volkvswgen per abilitare un fornitore a lavorare. Il settore in cui la Stola s.p.a. opera per il gruppo di Wolfsburg è quello dei Cubing e i Master di Verifica Matematica. Il certificato è rilasciato dal Dottor Martin Klugel.Rivoli 1 marzo 2001. Al termine di una settimana di intensi lavori ecco l'indispensabile certificazione interna della Volkvswgen per abilitare un fornitore a lavorare. Il settore in cui la Stola s.p.a. opera per il gruppo di Wolfsburg è quello dei Cubing e i Master di Verifica Matematica. Il certificato è rilasciato dal Dottor Martin Klugel.

Da questa importante valutazione, lo stesso dott. Klugel suggerirà agli Stola che un ulteriore certificazione TUV sarebbe stata ben vista dai dirigenti del gruppo Volkswagen.
Il suggerimento fu immediatamente accolto, il Dottor Albano lavorò su questo obiettivo ottenendo la certificazione nell'estate del 2002.

04Il certificato TUV, riinnovato nell'estate del 2004 c on validità biennale05Certificato ISO 14001:1996 rilasciato nell'inverno del 2002.

Tra gli indicatori di performance (KPI) introdotti da Albano con le nuove certificazioni, quello sui costi per la Qualità mette in evidenza, nel giro di pochi anni, come ad un aumento delle tecniche di controllo preventive siano state di fatto conseguite efficienze non sono di tipo economico (riduzione dei maggiori costi della non-qualità, riduzione delle modifiche e dei disturbi di processo) ma anche sul fronte del time to market che i grandi costruttori riducevano progressivamente portandolo dai 36 mesi, prima ai 24 e poi ai 18 mesi, nel giro di breve tempo.
Semestralmente verrà riprodotto un report "INDICATORI SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA'" ad uso interno per monitorare gli standard di qualità raggiunti.

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Un estratto del report semestrale "INDICATORI SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA"

 

FEBBRAIO 1998

Nei primi mesi del 1998 la Stola s.p.a. viene coinvolta da Walter De Silva, Direttore del Centro Stile Alfa Romeo di Arese, nella costruzione di un modello per una tipo 156 in versione station wagon.
La direzione di Fiat Auto alla prima presentazione non ne è entusiasta ma l’insistenza del Direttore del Marketing Giuseppe Perlo riuscirà a convincere i vertici ad inserire nella gamma prodotto questa intrigante variante della 156 berlina.
Il codice di progetto è 932 AF e il nome della vettura viene proposto da subito in Powerwagon, per poi cambiare dopo qualche tempo nel definitivo 156 Sportwagon.
A seguito di questa decisione la Direzione Tecnica di Fiat Auto affida immediatamente alla Stola s.p.a. l’ingegneria della carrozzeria e delle finiture interne comprensive dei calcoli strutturali.

Schema giochi e tolleranze dell’Alfa Romeo progetto 932 AF.Schema giochi e tolleranze dell’Alfa Romeo progetto 932 AF.

Tabella di progetto dell’Alfa Romeo 932.Tabella di progetto dell’Alfa Romeo 932.Il Team tecnico della Stola è praticamente lo stesso che aveva precedentemente sviluppato la 156 Berlina già da qualche mese in produzione, e i lavori si svolgeranno fra le sedi di Cinisello Balsamo e Rivoli sotto la direzione di Gottardo Bustreo affiancato per la parte gestionale dal Dottor Carlo Biassoni.
Anche per questa Alfa Romeo replicherà lo schema della 156 berlina, e Gottardo Bustreo ne sarà anche Capo Progetto non solo per la parte ingegneristica, ma anche per l’assistenza alla messa in produzione della nuova scocca e delle finizioni interne specifiche con una lunga trasferta a Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli.
In particolar modo fin dall’inizio ancor prima della fresatura del modello di stile, il Team Superfici Matematiche diretto da Massimo Stola e assistito da Carlo Mantovani lavorerà con i designer del Centro Stile di Arese utilizzando il software Icems Surf prima per le classi C e poi in seguito per le A.
Fra i Team Leader di progettazione Di Benedetto, Depetri, Carena, Maffei, Mollo, Bonafede, Poggio e Di Nunno.
Come per la berlina, la Sportwagon è sviluppata con il sistema Cadds 5 di Computervision, e il sistema di archiviazione verso Fiat gestito da Paola Busato è il software Optegra.
In ottica di innovazione tecnologica il portellone posteriore sarà realizzato con il sistema ProE di Parametric Tecnology utilizzando per la prima volta le cosidette metodologie parametriche.
I calcoli strutturali più che mai fondamentali per trasformare una berlina in una station wagon, sono eseguiti dal Team di La Rosa dalla sede di Cinisello Balsamo con l’utilizzo dei sistemi Nastran, Abacus e Radioss; come sempre software e hardware sono gestiti da Gianfranco Morlacchi.

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Da i rilievi della parte posteriore del modello di stile della 932 AF, gli studi del portellone sia dell’esterno e della relativa ossatura.

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10Lo sviluppo delle matematiche della 932AF sono iniziate partendo dalla stessa versione berlina già realizzate in Stola s.p.a. nel 1995.

In quel periodo, vista la grande quantità di progetti in sviluppo all’interno di Fiat Auto, lo stesso A.D. Paolo Cantarella che è a conoscenza del fatto che Roberto Stola possiede personalmente alcune aziende nel settore progettazione e costruzione mezzi di produzione quali stampi e linee di assemblaggio, ma anche di stampaggio lamiere e assemblaggio sottogruppi, gli chiederà qualcosa in più.
La 156 Sportwagon, che è una derivazione della berlina, dovrà essere assemblata e finita sulla stessa linea nello stabilimento Fiat Auto di Pomigliano d’Arco, si presenta quindi un’interessantissima opportunità per Roberto Stola visto che le sue aziende sono ubicate proprio a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli
Le aziende in questione sono la Stola Sud, la Stampitre e la Tecnostampi rispettivamente a Pomigliano D’Arco e Avellino, e la Sat a Beinasco nell’area torinese.
Per Fiat Auto la Stola s.p.a. sarà fornitrice dell’ingegneria completa di prodotto, dello sviluppo superfici matematiche, i modelli di stile e master model ed infine i cubing.

Schema completo dei particolari in lamiera della 932 AF derivati in parte dalla berlina. Evidenziati in arancione si possono notare le matricole che la Sat dovrà progettare e costruire gli stampi per la produzione.Schema completo dei particolari in lamiera della 932 AF derivati in parte dalla berlina. Evidenziati in arancione si possono notare le matricole che la Sat dovrà progettare e costruire gli stampi per la produzione.

Sat: fresatura dello stampo del portellone.	Sat: fresatura dello stampo del portellone. Sat: una delle matrici stampo del portellone.Sat: una delle matrici stampo del portellone.

14Sat: prova stampi sotto pressa. 15Sat: controllo dimensionale del particolare stampato.

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Sat: simulazione al computer di interazione fra robot e uomo nelle operazioni di assemblaggio e saldatura dei sottogruppi.

Sat: progetto di assamblaggio e saldatura sottogruppi in lamiera.Sat: progetto di assamblaggio e saldatura sottogruppi in lamiera.

Sat: progetto di assamblaggio e saldatura sottogruppi in lamiera.Sat: progetto di assamblaggio e saldatura sottogruppi in lamiera.

20Stampitre: le due linee di stampaggio a trasferta per la produzione dei lamierati.21Stampitre: le due linee di stampaggio a trasferta per la produzione dei lamierati.

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Stolasud: due immagini dell'assemblaggio e del collaudo dei particolari prima di essere consegnati in linea di montaggio.

Una foto ufficiale della 156 Sportwagon.Una foto ufficiale della 156 Sportwagon.La Sat sarà incaricata direttamente da Fiat Auto di progettare e realizzare gli stampi e le linee di assemblaggio per tutte le parti specifiche in lamiera, e la Tecnostampi sarà coinvolta per gli stampi a supporto della stessa.
La Stola Sud che si avvale della collaborazione della Stampitre, sarà incaricata da Fiat Auto per le attività di stampaggio e di lastratura sottogruppi con consegna just in time presso la linea di montaggio.
L’ambizioso target di messa in produzione della Sportwagon e di soli 20 mesi.
Roberto Stola, vista la enorme aspettativa del cliente, sempre con grande energia e per tutto il tempo del progetto darà il suo personale sostegno nei lavori alla prima linea direzionale composta da Carlo Alecci, Gottardo Bustreo, Carlo Biassoni e da Marco Goffi, con innumerevoli viaggi a Napoli.
Il particolare Goffi gestirà tutte le lavorazioni per la costruzione delle attrezzature di produzione seguendone poi anche la stessa produzione con costanti trasferte al sud Italia fino al 2004.
La Sportwagon sarà presentata in occasione del salone dell’automobile di Ginevra edizione 2000, riscuotendo un notevole successo anche grazie al suo nome, primo nell’ambiente automobilistico il cui significato evoca sportività con un’automobile famigliare. Si consuntiverà negli anni di produzione la enorme quantità di Sportwagon rispetto la Berlina, segno del successo del modello e certificazione della sfida vinta; su 100 Alfa Romeo prodotte 30 erano berline e 70 in versione familiare...

2000 L'Alfa Romeo 156 Sportwagon entra in produzione presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco.2000 L'Alfa Romeo 156 Sportwagon entra in produzione presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco.

Giugno 2000 Torino. In occasione del salone  dell’automobile di Torino, nello stand Stola s.p.a. oltre allo Show Car S81 è esposta la scocca dell’Alfa Romeo 156 Sportwagon.Giugno 2000 Torino. In occasione del salone dell’automobile di Torino, nello stand Stola s.p.a. oltre allo Show Car S81 è esposta la scocca dell’Alfa Romeo 156 Sportwagon.

 

APRILE 1998

01Gennaio 1998 I disegni della Lancia Thesis firmati da Mike Robison e Flavio Manzoni.02Gennaio 1998 I disegni della Lancia Thesis firmati da Mike Robison e Flavio Manzoni.

Maggio 1998 Mike Robison con Marco Tencone e Flavio ManzoniMaggio 1998 Mike Robison con Marco Tencone e Flavio ManzoniNell’aprile del 1998, la Lancia presenta sul proprio stand al Salone dell’Automobile di Torino il Concept Lancia Dialogos; un capolavoro assoluto. Alla fine della primavera del 1998, il Centro Stile Lancia richiede alla STOLA s.p.a. di costruire un modello di stile di esterni see trough in hard material e di un interno sempre in hard material con l'obiettivo produzione.
Il progetto è denominato Tipo 841 ed è chiaro sin da subito che l'ispirazione è il concept Dialogos appena presentato.
In questo caso già da subito è richiesto un intervento molto più complesso ed articolato in termini di personale, spazi e tempo, con l’obiettivo di rendere i modelli di stile idonei in ogni minimo dettaglio per la produzione.
Il Direttore dello stile è Mike Robinson che insieme al Chief Exterior Marco Tencone e il Chief Interior Flavio Manzoni con i colleghi Giancarlo Concilio, Alberto Dilillo e Andrea Bassi lavoreranno insieme ai modellatori degli Stola per realizzare una delle piú straordinarie automobili Lancia dell'epoca moderna.
Questo grande coinvolgimento da parte di Fiat Auto per la realizzazione dei modelli di stile presso la modelleria di Rivoli fa si che la stessa Stola viene in parallelo incaricata per realizzare gli studi di fattibilità le matematiche di classe A, i Master di verifica superfici, e la progettazione della scocca, delle parti mobili e degli interni.

Schema giochi e tolleranze e profili esterni della Lancia Tipo 841Schema giochi e tolleranze e profili esterni della Lancia Tipo 841

Teballa di progetto della 841-Dialogos (il nome Thesis non era ancora stato pensato) si può notare la dicitura Stola nel ruolo di progettista.Teballa di progetto della 841-Dialogos (il nome Thesis non era ancora stato pensato) si può notare la dicitura Stola nel ruolo di progettista.

Tra il 1998 e il 1999 la STOLA s.p.a. realizza per il Cento Stile Lancia il modello degli esterni della Lancia Thesis.Tra il 1998 e il 1999 la STOLA s.p.a. realizza per il Cento Stile Lancia il modello degli esterni della Lancia Thesis.

Tra il 1998 e il 1999 la STOLA s.p.a. realizza per il Centro Stile Lancia il nodello degli interni della Lancia Thesis.Tra il 1998 e il 1999 la STOLA s.p.a. realizza per il Centro Stile Lancia il nodello degli interni della Lancia Thesis.

 

APRILE 1998

Nell’aprile del 1998  il Centro Stile americano Ford di Deaborn, richiede alla STOLA s.p.a. di realizzare un concept dimostrativo per mostrare la tecnologia “Fuel Cell”.
L’obiettivo della Ford è di presentare questo Show Car denominato FC5, al prossimo salone di Francoforte a settembre 1998.
La loro recente acquisizione del marchio Land Rover è il motivo per cui la casa americana si rivolgerà direttamente a Torino per uno Show Car grazie alle buone referenze degli stilisti della Rover nei i progetti  Mini del 1997.
Il Project Manager Ford è Joe Bonacchi, che ricoprirà questo ruolo anche nei prossimi anni con altri tre prototipi con i marchi Lincoln e Mercury.

01Rivoli 1998. Maria Paola Stola e Joe Bonacchi 02Rivoli 1998. Franco Cerva, Joe Bonacchie e Lucio Giarolo.

La foto ufficiale della cartella stampa della Ford FC5 con la tecnologia "Fuel Cell" visibile per l'occasione.La foto ufficiale della cartella stampa della Ford FC5 con la tecnologia "Fuel Cell" visibile per l'occasione.

04Settembre 1998, al salone di Francoforte Alfredo Stola posa con la FC5 nello stand Ford.05Settembre 1998, al salone di Francoforte la FC5 nello stand Ford.

Francoforte settembre 1998. Il team dei modellatori Stola che ha realizzato il lavoro.Francoforte settembre 1998. Il team dei modellatori Stola che ha realizzato il lavoro.

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